Negli ultimi anni, molte domande di indennità di accompagnamento, pensione di inabilità, assegno mensile per invalidi parziali, pensioni e indennità per minori con disabilità e altre prestazioni assistenziali vengono respinte, anche in presenza di situazioni di grave disabilità.
Mi occupo di assistere in giudizio chi si è visto negare:
Se ti è stata negata una prestazione assistenziale, come l’indennità di accompagnamento o una pensione o assegno per invalidità civile, o se l’INPS ti ha chiesto di restituire somme percepite negli anni precedenti, è fondamentale sapere che molto spesso ci sono i presupposti per poter contrastare queste decisioni ed ottenere ciò che hai richiesto.
Molti rinunciano a far valere i propri diritti per paura di affrontare un giudizio, ma spesso un’azione ben impostata porta al riconoscimento pieno della prestazione o all’annullamento della richiesta di rimborso. Inoltre il contenzioso vittorioso contro INPS comporta anche il riconoscimento degli arretrati di quella prestazione a decorrere dalla domanda amministrativa e il rimborso delle spese legali.
Un legale esperto in invalidità civile:
Per questo motivo, farsi assistere da un legale che conosce nel dettaglio la materia è spesso ciò che fa la differenza tra un ricorso respinto e un giudizio vinto, con il riconoscimento della prestazione e il recupero degli arretrati.
Una signora anziana, affetta da demenza e difficoltà motorie, si è vista negare l’indennità di accompagnamento.
In giudizio, grazie alla documentazione medica correttamente evidenziata è stato accertato che non era in grado di compiere da sola alcuni atti della vita quotidiana.
Riconosciuta l’indennità, con pagamento degli arretrati e spese legali a carico dell’INPS
Il ricorso, impostato con attenzione, supportato da certificazioni specialistiche e corredato dai richiami giurisprudenziali più pertinenti, ha portato il Tribunale a riconoscere il diritto all’indennità di accompagnamento, disponendo anche il pagamento degli arretrati e delle spese legali a carico di INPS.
Sempre più spesso l’INPS invia comunicazioni in cui chiede la restituzione di somme ricevute per anni, sostenendo che la prestazione non era dovuta o che vi sarebbe stato un errore. In molti casi, si tratta di richieste illegittime!
Parliamo di indebito assistenziale quando INPS richiede la restituzione di pensioni o indennità già erogate per la presunta mancanza dei requisiti previsti dalla legge. Succede, ad esempio, in caso di:
Ma la verità è che in moltissimi casi le somme non devono essere restituite. La legge, infatti, tutela chi ha percepito le prestazioni in buona fede, in virtù del principio dell’affidamento.
Questo significa che:
Molti giudici, in linea con una giurisprudenza ormai consolidata, riconoscono che in mancanza di dolo da parte del cittadino le somme non vanno restituite.
Controlla se si tratta di revoca sanitaria, errore di calcolo, requisiti reddituali o altre motivazioni.
Se non sei stato informato tempestivamente o hai continuato a percepire la prestazione senza dolo, potresti non dover restituire nulla.
INPS impiega molto tempo a recuperare un eventuale indebito. C’è quindi il tempo di valutare prima se impugnare il provvedimento.
Non tutti i patronati conoscono questo orientamento e spesso ti consigliano di rateizzare.
Solo un avvocato specializzato può valutare la legittimità della revoca, la non ripetibilità delle somme e la strategia difensiva più efficace.
Per questo motivo, farsi assistere da un legale che conosce nel dettaglio la materia è spesso ciò che fa la differenza tra un ricorso respinto e un giudizio vinto, con il riconoscimento della prestazione e il recupero degli arretrati.
Sono un avvocato che si occupa in modo continuativo di tutela dei diritti delle persone con disabilità, con esperienza nei ricorsi contro l’INPS in materia di invalidità civile, indennità di accompagnamento, prestazioni assistenziali e indebiti.
Lavoro per garantire non solo un’assistenza tecnica qualificata, ma soprattutto per ottenere risultati concreti, tutelando le persone nei loro diritti e nella loro dignità.
Essere informati è fondamentale per poter tutelare i propri diritti: con questa guida ti spiegherò in modo semplice ma strategico cosa devi sapere e cosa devi fare o non fare per salvaguardare i tuoi interessi in materia di invalidità civile
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