Separazione personale dei coniugi

Consulenza e Assistenza per la Separazione personale

Chi è in procinto di separarsi spesso è disorientato e le difficoltà del momento possono condurlo a scelte inappropriate e comportamenti controproducenti.

In questa fase così delicata è fondamentale che venga fornita una consulenza basata su un’attenta analisi della situazione personale ed economica della famiglia, orientata anche alla salvaguardia dei rapporti genitoriali.


A tutti coloro che si rivolgono allo Studio dell’Avv. Porcu per separarsi viene offerta la miglior consulenza in grado di orientare alla scelta più opportuna a seconda delle peculiari esigenze del caso. Insieme al cliente viene valutata la strategia d’insieme e i procedimenti più adatti ad ottenere il miglior risultato possibile, in un contesto di tutela e responsabilità nei confronti dei figli.


Approfondimenti

# In cosa consiste il procedimento di separazione dei coniugi

La separazione personale dei coniugi è il procedimento che consente ad una coppia coniugata, civilmente o con rito cattolico, di “attenuare” i diritti e doveri derivanti dal rapporto matrimoniale. In particolare, dal punto di vista personale vengono meno i doveri di coabitazione e di fedeltà, mentre per quanto attiene agli aspetti patrimoniali viene a cessare la comunione legale tra i coniugi, se era stata prevista.

 Attraverso la separazione vengono regolamentati i rapporti che sono scaturiti dal matrimonio, vale a dire:

  • affidamento dei figli
  • assegnazione della casa coniugale
  • assegno di mantenimento per i figli
  • assegno di mantenimento per il coniuge economicamente più debole.

Va ricordato che i coniugi separati restano pur sempre coniugi e questo ha notevole rilevanza, soprattutto ai fini successori.

La separazione può essere consensuale o giudiziale.

# La separazione Consensuale

Come suggerisce il termine, la separazione consensuale è quella le cui condizioni sono stabilite di comune accordo dai coniugi, condizioni e che il Tribunale si limita a recepire con un’omologa, ossia una semplice autorizzazione: il Tribunale non può mai entrare in merito e disporre qualcosa di diverso da quello che hanno concordato i coniugi: può solo omologarla o non omologarla.

Nel caso in cui ci siano figli minori, figli maggiorenni ma non autosufficienti dal punto di vista economico, figli incapaci o portatori di handicap grave, gli accordi di separazione, prima di essere omologati dal Tribunale, vengono vagliati dal Pubblico Ministero che verifica che gli stessi non siano in qualche modo in contrasto con l’interesse dei figli.

Il procedimento è molto veloce: i coniugi compaiono di fronte al Giudice confermando la loro volontà di separarsi alle condizioni indicate nel Ricorso e in tempi rapidi ottengono l’omologazione della separazione da parte del Tribunale.

#La separazione Giudiziale

La separazione giudiziale è quel procedimento di natura puramente contenziosa in cui ciascun coniuge si rivolge autonomamente al Tribunale chiedendo che la separazione sia riconosciuta alle condizioni da lui unilateralmente poste. Ogni richiesta va motivata e documentata ed il procedimento giudiziale si compone di due fasi, la fase Presidenziale e la fase Istruttoria:

  • Nella fase Presidenziale il Giudice, dopo aver letto gli atti introduttivi di ciascuna parte e dopo aver sentito ciascun coniuge in occasione della prima udienza, emette i così detti provvedimenti provvisori ed urgenti; ciò significa che decide in via provvisoria sulle questioni di affidamento dei figli, assegnazione della casa coniugale, mantenimento per i figli e per l’altro coniuge (in quest’ultimo caso se ne ricorrono i presupposti). I tempi per l’emissione di questi provvedimenti sono generalmente molto celeri, salvo i casi in cui, già in questa fase, il Giudice decide di disporre mezzi istruttori (ovvero quelli tipici della fase Istruttoria).
  • Si apre così la fase Istruttoria, molto più lunga, scandita da termini per depositare atti e udienze in cui l’Avvocato di ciascuna parte approfondisce e meglio documenta le richieste fatte nella fase Presidenziale. Il Giudice può decidere di disporre una CTU, ovvero una consulenza tecnica per verificare, per esempio, le migliori condizioni di affidamento dei figli; può disporre, se lo ritiene, indagini tributarie per verificare la veridicità delle dichiarazioni dei redditi prodotte dalle parti; può disporre la prova testimoniale per evincere altre circostanze ritenute rilevanti ai fini della decisione. Chiaramente tutte queste attività, se disposte, allungano di molto i tempi per arrivare al provvedimento definitivo.

Il procedimento si conclude con una sentenza.

# Vantaggi della separazione consensuale

I vantaggi della separazione consensuale rispetto a quella giudiziale sono:

  • AUTONOMIA: la possibilità di regolare autonomamente tutti gli aspetti, economici e genitoriali, evitando che queste decisioni vengano prese dal Giudice: spesso, infatti, le decisioni prese dal Giudice non soddisfano nessuno dei due coniugi.
  • COSTO: nella separazione consensuale tutta l’attività processuale si esaurisce in un’unica udienza, l’Avvocato può essere unico per entrambi i coniugi e viene redatto un unico atto: i costi sono decisamente più contenuti rispetto a una separazione giudiziale in cui, invece, l’attività processuale è corposa, le udienze sono numerose e l’attività di studio e strategia è complessa (e ovviamente ciascuno deve avere il proprio Avvocato).
  • VELOCITA’: il tempo per concludere il procedimento di separazione: una separazione consensuale (se i coniugi sono fin da subito d’accordo sulla regolamentazione dei loro rapporti) può essere portata a termine nel giro di 2 mesi, mentre la separazione giudiziale necessita di tempi ben più lunghi, spesso anche anni.
  • VELOCITA’ PER OTTENERE IL DIVORZIO: le recenti riforme legislative consentono a chi si è separato consensualmente di poter richiedere il Divorzio dopo 6 mesi dalla separazione; diversamente, se la separazione è stata giudiziale i tempi per poter richiedere il Divorzio si allungano ad 1 anno.
  • MENO STRESS: la separazione consensuale consente ai coniugi di chiudere velocemente un capitolo della loro storia: mentalmente questo porta dei vantaggi di grande portata e proietta ciascun coniuge nella programmazione positiva della propria nuova condizione di vita. Ciò consente anche ai figli di vivere questo momento di transizione in maniera meno traumatica.

# Perché allora si ricorre ancora così frequentemente alla separazione giudiziale?

Per lo più la casistica si riporta all’alta conflittualità in merito alle questioni economiche e/o al tentativo di “vendetta” nei confronti dell’altro coniuge.

Ma, se è vero che è sempre consigliabile che le parti trovino un accordo per addivenire ad una separazione consensuale, è vero anche che in molti casi, per svariati motivi, non sia possibile percorrere questa via. Va comunque ricordato che la separazione giudiziale può essere trasformata in separazione consensuale, in qualsiasi momento del procedimento.

# Quando, invece, è meglio ricorrere alla separazione giudiziale

E’ meglio ricorrere alla separazione giudiziale in questi casi:

  • TRATTATIVE TROPPO LUNGHE: quando le “trattative” per la separazione consensuale non vengono concluse entro 6 mesi dal momento in cui i coniugi si sono rivolti ai loro Avvocati. Quando ciascuna parte si è rivolta al proprio Avvocato e quando questi Avvocati, pur avendo intavolato una seria trattativa nel tentativo di portare la coppia ad una separazione consensuale, non abbiamo concluso un accordo entro 6 mesi, è spesso opportuno (ma ciascun caso va attentamente valutato) che sia intrapresa una separazione giudiziale: ciò consente comunque di avere uno “sblocco” della situazione attraverso i provvedimenti provvisori e urgenti emessi nella fase Presidenziale, circostanza che spesso porta le parti a trovare un successivo accordo e trasformare la separazione da giudiziale in consensuale
  • INDISPONIBILITA’ DI UNO DEI DUE CONIUGI: quando l’altro coniuge non è disponibile a “trattare”. Valgono un po’ le considerazioni svolte sopra. In questo caso quando non vi è possibilità di dialogo, perché uno dei due coniugi rifiuta strumentalmente l’ipotesi della separazione, è il caso che sia intrapresa la separazione giudiziale per ottenere velocemente i provvedimenti provvisori e urgenti e consentire così ai coniugi di vivere in abitazioni separate.

E’ sempre davvero molto utile nei casi in cui si voglia (ma si fatichi a) raggiungere un accordo consensuale o nei casi in cui vi sia alta conflittualità, ricorrere alla Mediazione Familiare, meglio se alla Mediazione Familiare nella modalità Integrata.